Mi sono laureata! Ho conseguito questo traguardo con una fatica e
un impegno tale che neanche il voto finale con la Lode mi ha appagata e
ripagata dello sforzo. Un momento rovinato dalla consapevolezza che forse avrei
potuto investire in altra maniera le mie energie e consumare il mio tempo in
qualcosa di più concreto, forse più utile per il mio domani che intanto è
diventato oggi.
Sento di aver fatto molte scelte
sbagliate nella vita, strade imboccate dopo incroci che in questo momento si
sono materializzate tutte dinnanzi a me sotto forma di mancanze. Ho seguito
cuore e passione ma, a quanto pare, talvolta, questo non basta... ho studiato,
ho una laurea eppure sembra che manchi sempre qualche requisito: l'esperienza,
la conoscenza fluente dell'inglese, la conoscenza del Territorio...
E il sacchetto in tutto questo
che ruolo ha? Avrò forse permesso ad una bustina con il velcro di decidere
della mia vita? Non lo so, non è facile rispondermi.
Sono in cerca di lavoro e mi
batto, senza molte forze e con pochi risultati a dire il vero, tra un'attività
che si confà con i miei titoli e una che mi sembra di facile. La prima è ambiziosa,
illustre e meritevole di stima e compiacimento, tanto da giustificare un allontanamento
dalla mia famiglia e un cambio di vita radicale. L'altra è modesta, anonima e
generalista, in cui il titolo preferenziale è l'iscrizione al collocamento
mirato. E così, oscillando tra annunci occupazionali privati e telefonate
all'agenzia del lavoro, comincio a sentirmi smarrita, persa tra quel che sono,
qual che vorrei essere e quel che merito davvero.
E' un periodo un po' nero
insomma, ma passerà...passa sempre, ve lo garantisco :-)